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Lui & Lei

Visita a Palazzo Pitti


di Membro VIP di Annunci69.it ViverciSempre
11.08.2021    |    3.393    |    27 9.8
"Decisi che fosse il momento di farle usare il giochino che ci portammo da casa, un vibratore che potevo gestire con un'app dal telefono a mio piacimento (e a..."
Chi siamo e cosa cerchiamo lo saprete dal nostro annuncio.
Questo è il nostro primo racconto, primo di tanti? Chissà... magari capiterà che scriverà Lui ed altre Lei, ma saranno sempre e solo fatti realmente accaduti fra di Noi...
Perchè lo stiamo facendo? Forse per eccitazione... e forse perchè vogliamo andare oltre certi stereotipi, certi canoni, che esistono anche qui, in un luogo dove l'apertura mentale dovrebbe essere alla base di tutto, e invece spesso ci si ferma all'apparenza... ai corpi statuari... ai centimetri che secondo alcuni fanno la differenza...

Buona lettura...


Il programma di oggi a Firenze prevedeva visita ai Boboli e l'adiacente Palazzo Pitti. La nostra vacanza trascorreva meravigliosamente, ma ancora mancava un pizzico di follia in quelle giornate veramente calde...
Arrivati alla fontana del Nettuno, le dissi che avevo bisogno di andare al bagno e come di consueto entrammo insieme in quello idoneo per la mia carrozzina... Eravamo sudati e accaldati ma lei era sempre bellissima e per di più quel giorno indossava un vestitino che mi invogliava ancora di più a possederla in ogni modo. Così le ordinai di sfilarsi gli slip e proseguire il percorso dei giardini senza intimo, e lei con quel sorriso inarrivabile non se lo fece ripetere due volte.
Uscimmo dal bagno eccitati più che mai e iniziai a provocarla verbalmente mentre gironzolavamo per i viali, ogni tanto lei alzava la veste per espormi il suo culo che avrei preso a morsi molto volentieri. Il cazzo intanto pulsava in mezzo alle mie gambe, che per inciso, nonostante la mia disabilità funziona abbastanza bene. La mia patologia neuromuscolare grave, non mi permette di camminare o di alzare un peso di 1 kg, ma non mi ha mai limitato nel far bagnare una donna o possederla sia mentalmente che fisicamente.
E in fondo vi accorgerete più avanti che non è tutto negativo per come sembra la vita di una persona in carrozzina, basta solo approcciarsi nel modo giusto o osservare la situazione dall'angolatura esatta...
Ma ritorniamo a Noi, a quella frenesia che continuava a salire e che adesso ci accompagnava fino all'interno del maestoso Palazzo Pitti. Decisi che fosse il momento di farle usare il giochino che ci portammo da casa, un vibratore che potevo gestire con un'app dal telefono a mio piacimento (e a suo godimento...).
Così iniziammo il percorso e io la tortura in mezzo alle sue cosce, potevo gestire il tipo e la velocità della vibrazione perciò ogni tanto si girava verso di me pregandomi di rallentare o semplicemente per dirmi che stava impazzendo.
Gli slip che aveva rimesso, stavolta per trattenere il giochino dentro la sua figa, erano totalmente inzuppati. Seguendola da dietro per i corridoi del palazzo, osservavo ogni suo movimento mentre immaginavo la sua figa aperta che colava su cui avrei affondato la mia lingua fino a farla urlare. Ma dovevo resistere, l'appartamento era lontano e la visita al palazzo era appena a metà del percorso.
Salone dopo salone, oltre ad ammirare l'arte e lo sfarzo che facevano da padrone, aumentava la nostra voglia di averci senza aspettare altro tempo.
Ad un certo punto passeggiando per l'ennesimo corridoio, vidi una freccia che indicava il bagno con il segnale della carrozzina. La chiamai subito e le dissi di entrare, ma lei capii subito che non era per esigenze fisiologiche. Per fortuna era un bagno abbastanza isolato e poco utilizzato dai visitatori, così entrammo senza avere a che fare con sguardi indiscreti e chiusa la porta le nostre bocche iniziarono a mangiarsi...
Le dissi subito che dovevo scoparla in quell'istante e lei mi rispose che non vedeva l'ora di salire sul mio cazzo e di essere scopata li come una troia dentro ad un luogo così ricco di storia... Sfilò gli slip e il vibratore che era pieno del suo liquido bianco colato durante la visita, e poi si fiondò con la bocca sul mio cazzo che tirò fuori in un secondo... Iniziò a spompinarmi furiosamente e a sfogarsi dopo le "torture" che le avevo impartito, ma la sua figa grondava e adesso mi voleva... Si mise sopra al lavandino e non appena il mio cazzo era pronto salì senza ritegno su di lui e iniziò a cavalcarmi sopra la carrozzina mentre cercavamo entrambi di trattenere le urla... Il mio cazzo affondava nella sua figa allagata e lei bella come il sole continuava finchè non iniziò a sentire le mie contrazioni e il mio membro irrigidirsi ancora di più fino ad esplodere abbondantemente dentro il suo utero cercando in tutti i modi di limitare i gemiti di godimento...
Continuò a spingere fino a che il mio cazzo non versò dentro di lei le ultime gocce di sperma, per poi baciarci infinitamente e sussurrarci il nostro "TI AMO"...
Eravamo sfiniti ma soddisfatti, appagati, felici di quel momento folle e di tutto ciò che stavamo vivendo...
Uscimmo dal bagno e ci avviammo verso l'uscita del palazzo, nei nostri sguardi, la totale appartenenza all'altro, oltre ogni limite, oltre ogni confine...
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